domenica 31 marzo 2013

Scoppio del carro Pasqua 2013

 
L'origine di questa cerimonia tradizionale risale ai tempi delle crociate.
Si narra che nel 1099 il famoso capitano fiorentino Pazzino dei Pazzi combatte'  valorosamente contro gli infedeli, sali'  per primo sulle mura di Gerusalemme e vi innalzo'  il vessillo cristiano. Per queste sue gesta, Goffredo di Buglione lo premio'  con alcune pietre del Santo Sepolcro.
Pazzino dei Pazzi le porto' a Firenze ed esse furono usate dal Vescovo nel giorno del Sabato Santo: sfregando un acciarino su di esse, accese un fuoco che venne distribuito a tutti i cittadini. Da qui la famiglia dei Pazzi getto'  le basi dell'odierna cerimonia, costruendo un monumentale "Carro di Fuoco" detto "Brindellone", simile al carroccio cittadino; per secoli i discendenti della famiglia mantennero questa tradizione, ripresa poi in tempi recenti.


La mattina di Pasqua il carro viene trasportato da buoi bianchi dal piazzale di porta al Prato fino al Duomo. Viene poi teso un filo di ferro che unisce il carro all'altare maggiore del duomo. Lungo questo filo viene installata una colombina che porta nel becco un ramoscello di olivo: questa colombina deve scivolare lungo il filo verso il carro con la miccia accesa per incendiare i fuochi d’artificio contenuti su di esso.
Infatti durante la S. Messa, al momento del "Gloria", l'Arcivescovo accende i razzi della "Colombina", la quale scorre lungo un filo, percorrendo tutta la navata centrale; qui appicca il fuoco ai mortaretti piazzati sul "Carro", segue poi il percorso inverso tornando all'altar Maggiore.

  Non ci devono essere intoppi o blocchi durante la corsa di andata e ritorno. Un tempo gli agricoltori dal regolare percorso della colombina traevano buoni auspici per il raccolto. L’ultima volta che si fermo'  per un guasto fu nel 1966, l’anno della tragica alluvione del 4 novembre. 
 




martedì 26 marzo 2013

Le " Dame" di Boldini in mostra a Firenze

 
 
 





 
Giovanni Boldini e Filippo De Pisis. Due nomi di rilievo nella storia dell'arte due diversi allestimenti: il primo (Boldini e l’Ottocento) a villa Bardini, l’altro (De Pisis e il Novecento) alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti.
e   . Pittori appartenenti a generazioni diverse e con sensibilita'  differenti ma le cui biografie, curiosamente, presentano alcune caratteristiche simili. Entrambi viaggiarono, entrambi fecero conoscere il proprio talento, non soltanto in tutto il Paese, ma anche al di fuori dei confini nazionali. Tutti e due, per esempio, vissero una parte della loro vita a Parigi. Ma ad accomunare Boldini e De Pisis, c'è anche un altro elemento, sicuramente il piu'  importante. Le origini legate alla citta'  di Ferrara, dove entrambi sono nati, a cinquantaquattro anni di distanza uno dall'altro. Per questo, la mostra con la quale Firenze accoglie le loro tele ha un particolare significato  di solidarieta' , di accoglienza e di collaborazione tra i musei delle due citta'  coinvolte in un'interessante iniziativa. Una mostra intitolata, non a caso, "Da Boldini a De Pisis. Firenze accoglie i capolavori di Ferrara". L'idea nasce da una richiesta partita proprio dalla citta'  degli Estensi, colpita dal sisma dello scorso maggio. Dopo i danni subiti da Palazzo Massari, sede delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, invece di relegare i dipinti in deposito, la direzione del museo ha deciso di chiedere ospitalita'  alla citta'  di Firenze.  Dal 19 febbraio al 19 maggio       
   Villa Bardini:
martedi'  – domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) chiuso il lunedi'  
biglietto intero € 8.00; ridotto € 6.00 
 
Galleria d’arte moderna
martedi'  – domenica 8.15 – 18.50 (ultimo ingresso alle ore 18.00), chiuso il lunedi'
biglietto intero € 13.00; ridotto € 6.50 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni, gratuito per i cittadini dell’U.E. sotto i 18 e sopra i 65 anni
 
    
 

lunedì 25 marzo 2013

Miss Dior La Vie en Rose

 
 
Lo spot, della durata di un minuto, e' stato realizzato da Sofia Coppola e vede come protagonista Natalie Portman che indossa alcune delle prime creazioni haute-couture Dior di Raf Simons. Il rosa e' il colore imperante (e a tinte rosa e' anche il sottofondo musicale). Il corto risulta cosi' una carrellata di ricordi cinematografici e di grandi dive degli anni d'oro :dalla scena in ricordo della Dolce Vita con Anita Ekberg ad un'altra acquatica che assomiglia al celebre bagno di Marylin Monroe in Something's got to give. E in un'altra scena ancora, il tocco bon ton di una coda di cavallo e un vestito anni '50, fa tanto ricordare Audrey Hepburn in Vacanze Romane. Il profumo nasce dall’idea di Paul Vacher che nel 1947 (anno in cui Christian Dior lancio' il New look ) riusci' a mixare insieme note floreali tra cui Gardenia, Narciso, Bergamotto, Rosa, Muschio Bianco e Patchouli ottenendo un risultato strabiliante. Miss Dior fu il primo profumo prodotto dalla maison e Christian Dior dedico' la fragranza alla sorella, Catherine, dalla quale poi deriva l’appellativo ‘Miss Dior’. La Rosa Turca e Bulgara , il neroli di Tunisia e il patchouli d ' Indonesia sono tra le fragranze scelte per questa nuova variante del profumo . 



 
 
 
 
 
 
 
 
 






 
 

 

Fantine inspired look



Torte nuziali Shabby chic




















Marilyn : abiti e scarpe in mostra a Firenze

Salvatore Ferragamo, una delle piu'  importanti griffe fiorentine del lusso, raccontera'  la vita, personale e artistica, dell’intramontabile icona del cinema hollywoodiano. Tra importanti filmati e documenti originali ed esclusivi, con oltre 50 abiti dal suo guardaroba e ben 30 paia di scarpe (di cui 14 create personalmente dallo stilista per la Monroe) . Museo  Salvatore  Ferragamo, mostra prorogata fino al 1 Aprile 2013 . ( costo del biglietto 5,00 euro )